E' stato inaugurato oggi a Bogotà con la partecipazione di oltre 400
produttori di cacao e cioccolato dalla Colombia, Perù, Ecuador, Bolivia
ed dei maestri cioccolatieri italiani “Chocoandino”, progetto di
promozione e coesione sociale e produttiva del cacao e cioccolato
andino, promosso dall’Istituto Italo-Latino Americano e Fedecacao, con
il contributo della Cooperazione Italiana allo Sviluppo ed in
collaborazione con la Fine Chocolate Organization, che proseguirà fino
al 17 Luglio prossimo.
Nel
corso del seminario inaugurale hanno dato il loro saluto Jose Omar
Pinzon Useche, presidente di Fedecacao, Gustavo Arteta, socioeconomico
dell’IILA, Rafel Mejia Lopez, presidente SAC, Colombia, Maria Concetta
Giorgi del Ministero per lo Sviluppo Economico, Juta Gutierrez de
Pineros, SENA e l’ambasciatore italiano in Colombia Gerolamo Schiavoni.
Il
progetto, che si concentra sulle produzioni di cacao dell’area andina,
ha due obiettivi sostanziali: avvicinare i piccoli produttori locali
alle aziende italiane che realizzano prodotti cioccolatieri di alta
qualità. E, così facendo, porre le basi per una filiera corta del
cacao, costruendo partnership commerciali e nuovi canali di
approvvigionamento diretto. La presenza di intermediari che decidono
prezzi e impongono i prodotti danneggia infatti sia i piccoli
produttori, costretti ad accettare prezzi spesso molto bassi, sia i
maestri cioccolatieri, che non possono selezionare personalmente le
piantagioni migliori.
Questo
scambio culturale, sociale ed economico è di grande rilevanza per la
Colombia. Nel Paese si producono infatti 36.118 tonnellate all’anno di
cacao. Il cioccolato prodotto nell’area andina rappresenta il 5% della
produzione mondiale e, di questo, il 70% viene prodotto con ‘cacao fino
de aroma’.
“Dopo
i successi del ChocoLatino in Ecuador e il ChocoCaribe di Santo
Domingo, l’IILA su richiesta della Fedecacao, stiamo realizzando il
terzo progetto di Coesione Sociale e Produttiva dei piccoli produttori
di cacao e cioccolato dei paesi dell’America Latina.” – dichiara Gustavo Arteta, Segretario Socio-Economico dell’Istituto Italo-Latino Americano – “L’evento
si svilupperà in vari moduli di lavoro quali la formazione, il
trasferimento di know-how, la creazione di opportunità di commercio e
investimento a favore di associazioni o cooperative di piccoli e medi
produttori. Un’intensa settimana di lavoro che culminerà con una
sessione di formazione pratica in piantagione e con il conferimento del
Premio ChocoAndino, istituito in questa edizione per dare un pubblico
riconoscimento al miglior cacao, al miglior semielaborato di cacao ed
al miglior cioccolato da tazza della regione andina”.
“Per il nostro ministero – ha spiegato Maria Concetta Giorgi, della Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo economico
– è stato ovvio e naturale partecipare a questa edizione del
ChocoAndino, perché abbiamo patrocinato il Progetto sin dalla sua
nascita e abbiamo constatato i successi conseguiti in soli tre anni sia
in Italia che in Latinoamerica. L’obiettivo del ministero è di
promuovere e valorizzare nei mercati esteri le eccellenze del Made in
Italy e, in particolare, i settori dell’artigianato agroalimentare;
così come quella di accompagnarli istituzionalmente nella ricerca delle
migliori materie prime e nella realizzazione delle migliori partnership
con l’estero”.
All’evento
prendono parte produttori di cacao e tecnici di Colombia, Ecuador,
Perù, Bolivia. Dall’Italia sono arrivati a Bogotà esperti incaricati
della formazione delle cooperative locali e una quindicina di piccole e medie imprese artigianali produttrici di cioccolato di altissimo livello,
distribuite su tutto il territorio - dalla Sicilia (Modica) al Piemonte
(Cuneo, Torino), dal Veneto (Belluno) alla Toscana (Firenze) e
all’Abruzzo (Teramo)– riunite nella Fine Chocolate Organization,
l’associazione di artigiani creata per promuovere i prodotti italiani
di qualità e per una filiera corta del cioccolato artigianale italiano.
Per
l’Italia, tra l’altro, il progetto ChocoAndino rappresenta anche una
valida opportunità per promuovere l’esportazione di macchinari. Il
governo colombiano ha infatti più volte ribadito l’obiettivo di
espandere ulteriormente la già fiorente industria nazionale del
cioccolato: il paese intende promuovere lo sviluppo del settore, da un
lato attraverso il miglioramento della qualità del cacao e, dall’altro,
potenziando la produzione, soprattutto artigianale, di cioccolateria e
di altri derivati.
La
Colombia è oggi il principale paese consumatore di cioccolato pro
capite in America Latina, motivo per cui i maestri cioccolatieri
italiani saranno i veri protagonisti della formazione mirata ad
accrescere la capacità di produrre cioccolato di qualità in un paese
che punta molto su questo settore e che intende svilupparlo anche
attraverso la diversificazione delle colture.